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Maghi e streghe, assieme a un corteo di fate, popolano il nostro immaginario. In realtà di queste figure sappiamo poco: compaiono nelle fiabe o in faticosi saggi scientifici, fanno dichiarazioni inattendibili sotto tortura, scrivono talvolta libri di difficile comprensione, illustrati con tavole belle quanto misteriose. Sembrano usare le nostre parole per parlare un'altra lingua. Etnologi, antropologi, ma anche storici e letterati hanno per molti versi analizzate queste presenze nella nostra tradizione culturale, in particolare discutendo sul loro rapporto con tre grandi riferimenti costituiti dalla magia, dalla religione e dalla scienza. Si può supporre che questo rapporto sia avvenuto in momenti successivi nella storia della nostra civiltà (in senso diciamo evolutivo) o invece ritenere che sia stato continuo, per tre aspetti da sempre presenti e coesistenti. Elena Castelvincenti, profonda conoscitrice della materia, offre una lettura non sistematica, ma storicamente sempre rigorosa, del rapporto tra queste figure, in particolare streghe e maghi, e la società che le ricercava e al contempo le condannava. Con un fascicolo di 16 tavole illustrate su cartoncino.