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Delimitato da alte pareti rocciose, da profonde gole e canaloni, da forre impenetrabili, da aride pietraie, da fitte e vaste foreste secolari, il Supramonte di Oliena si presenta al visitatore come un territorio quasi inaccessibile, dove per millenni pochi pastori hanno vissuto in condizioni primordiali, con sistemi arcaici di sopravvivenza. Questo libro è frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca condotto sul campo: negli archivi comunali e grazie soprattutto alla raccolta di preziose testimonianze orali che hanno permesso all'autore di recuperare i toponimi, le abitudini e le terminologie pastorali. Un patrimonio di conoscenza di inestimabile valore che rischiava altrimenti di andare perduto ed è arricchito dal racconto di episodi poco conosciuti o addirittura inediti. Storie di grifoni e di aquile reali, di ladri di maiali e cacciatori di mufloni, di banditi e di carabinieri, di una vita dura e lontana, parole di nostalgia e sofferenza. Vicende legate spesso a quello che il fotografo naturalista Domenico Ruiu ha definito nell'introduzione "l'irrisolto rapporto tra gli uomini della montagna e sa zustissia".