Tab Article
"Non c'è nessuno di cui potersi fidare, nessun esempio da seguire ma solo un destino da costruirsi da soli": è con questo unico ammonimento, ma grande, che Lisa Crystal Carver cresce nella provincia americana, come in una canzone di Johnny Cash. Abbandonata da un padre troppo impegnato col crimine e da una madre troppo malata, il destino lei se lo inventa davvero con tutta la paradossale fantasia di chi ha l'indole, prima che il talento, del narratore. E così con l'amica del cuore, Rachel, dà vita a un'esibizione in puro stile punk, un rito spontaneo di iniziazione, una "linea d'ombra" valicata in un attimo uscendo da un cesso. Quella "musica" di cui non sa nulla diviene per lei il pretesto per gridare contro tutto ciò che le impedisce di costruire liberamente la propria vita. Lisa scopre se stessa e il mondo e lo fa con dolce saggezza e debordante ironia: scopre il successo, la grazia della maternità, scopre che il tempo stesso ci costringe a cambiare, finché non ci accorgiamo che "l'unica cosa che possiamo sperare di conservare è la dignità; e questa, paragonata al fulgore rigoglioso e lacerante che avevamo un tempo, è qualcosa di abbastanza sbiadito."