Tab Article
"Quando per vecchiaia se ne saranno andati anche gli ultimi cantatori, pastori e contadini nati negli anni '20, non ci sarà più modo di poter ascoltare dal vivo la musica di tradizione di Carpino, e di capire di chi siamo figli, e da dove proveniamo". Con queste considerazioni che danno la misura del lavoro di ricerca condotto, Pio Gravina e Enrico Noviello aprono il loro lavoro Canti e suoni della tradizione di Carpino, composto da due Cd audio e da un libretto allegato, una sorta di guida all'ascolto con i testi dei canti eseguiti, le note dei due curatori e le traduzioni dei canti stessi. Proprio per cercare di salvare dall'oblio un patrimonio straordinario, un vero e proprio giacimento di memorie e di suoni antichi, Gravina e Noviello hanno deciso di intraprendere la stessa strada che prima di loro hanno percorso grandi ricercatori come Alan Lomax, Diego Carpitella e Roberto Leydi. Per due anni Noviello e Gravina hanno frequentato gli ultimi esponenti della tradizione carpinese, accompagnandoli con la chitarra battente e quella francese (quella classica) nei sonetti eseguiti nei tre modi tradizionali, alla montanara, alla viestesana, alla rodiana.