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Il convegno Arezzo e Vasari, Vite e Postille, di cui qui si presentano gli atti, rendeva pubblici i risultati di un seminario organizzato da Antonino Caleca nell'anno accademico 2004-2005 nell'ambito della Scuola di specializzazione in storia dell'arte medievale e moderna e della Scuola di dottorato in storia delle arti visive e dello spettacolo dell'Università di Pisa (Dipartimento di storia delle arti), che voleva esaminare il ruolo speciale che hanno nelle Vite vasariane Arezzo e i suoi artisti, da Margaritone al Vasari stesso. A proporre questo tema di studio il professor Caleca era giunto per l'interesse che aveva dedicato, nell'ambito dell'insegnamento di storia della critica d'arte, che ormai da quasi un decennio egli tiene presso la Facoltà di lettere e filosofia d'Arezzo dell'Università di Siena, al manoscritto di Anton Francesco de' Giudici contenente un inedito commento ai passi vasariani riguardanti Arezzo. Il manoscritto era stato da poco pubblicato, per cui pareva opportuno accompagnare la presentazione dell'edizione di questa nuova, cospicua fonte per la storia artistica aretina con una riflessione sulle altre postille al testo vasariano, che gli studiosi erano ora in grado di arricchire con la segnalazione ed illustrazione di testi finora ignoti o trascurati.