Dopo Babele. Dalla superficie del conflitto alla profondità dell'incontro. Ebrei, cristiani, islamici, buddisti e induisti in dialogo con le scienze umane di Bormolini G. (cur.); Damianis E. (cur.); Ungaro D. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Dopo Babele. Dalla superficie del conflitto alla profondità dell'incontro. Ebrei, cristiani, islamici, buddisti e induisti in dialogo con le scienze umane

  • Editore: La Parola
  • Isbn: 9788895120508
  • Categoria: Religione
  • Numero pagine: 194
  • Data di Uscita: 03/08/2018
19,00 €
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Dopo Babele è frutto di alcuni incontri di dialogo interculturale e interreligioso tra rappresentanti di ogni grande religione (Induismo, Buddismo, Ebraismo, Cristianesimo, Islam), ed esperti di altre discipline quali la psicoterapia, il counseling e le scienze sociali, fra i quali spicca uno dei grandi maestri spirituali del nostro tempo, il candidato al premio Nobel per la Pace Claudio Naranjo. Il racconto biblico, sulla costruzione e la distruzione della grande torre utilizzata come scala verso il cielo, ha determinato due principali filoni interpretativi. Uno spiega la distruzione della torre da parte di Dio come una punizione dell'orgoglio umano. Il secondo, invece, vede nel sorgere di lingue e culture reciprocamente incomprensibili l'occasione per l'uomo di rivolgersi verso l'Altro per scoprire sé stesso. La possibilità di comprendersi reciprocamente, oltre le differenze linguistiche, culturali o le differenti credenze, per amarsi l'un l'altro, è il grande messaggio di questo volume di grande attualità in questo particolare momento storico e sociale. Il tema dell'incontro con il diverso, sviluppato in questo progetto, intende quindi partire da un piano di onesta autoanalisi - da parte delle grandi religioni, delle tradizioni spirituali non formalmente religiose e delle scienze sociali - per avviare un percorso di reciproca comprensione, che ci possa condurre dalla superficie del conflitto alla profondità dell'incontro con l'Altro, facendoci così costruttori di nuovi e solidi ponti anziché di antiche e pericolose torri.

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