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"Da sempre l'essere umano desidera "tornare a casa", tornare a quella dimensione di pace e tranquillità alla quale sente di appartenere. L'Odissea è certamente uno dei più grandi racconti del viaggio di ritorno, ricco di pericoli, battaglie, amori e trionfi. La lotta di Ulisse contro ostacoli umani e divini, e contro i suoi impulsi, rappresenta un valido esempio per chi, come lui, sta cercando di tornare a casa e che combatte quotidianamente contro le difficoltà della vita. Ma Norman Fisher suggerisce qualcosa in più. Da compassionevole maestro Zen quale è utilizza l'Odissea per indicarci la Via di ritorno spirituale. Piuttosto che usare antiche storie cinesi - come fanno normalmente i libri sullo Zen - per aprirci la mente e il cuore, e farci procedere risolutamente verso la nostra patria spirituale, l'autore usa le storie dell'Odissea, storie che appartengono profondamente alla nostra cultura, e che dunque sono assolutamente comprensibili alla mente occidentale. Per esempio, il difficile concetto Buddhista dell'anatman, o non-io, viene spiegato attraverso la storia di Ulisse che si presenta come Nessuno al Ciclope". (Dario Doshin Girolami).