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"Se la comprensione dell'essere è una possibilità heideggeriana dell'esistenza, per Camilla Iannacci poesia e filosofia si pongono come presupposti e termini di un esistenzialismo individuale, utensili autentici e complementari di un'azione tesa a rivelare l'Esserci e il Poter Essere. Le sue parole, chiavi mutevoli di serrature perentorie, sono infilzate ad una ad una come simboli e monili di un Tempo del Mai che governa lo spazio interiore, ne detta leggi eterne, spostamenti fragili e decidue cadenze." (P.West)