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Mario Ceroli nasce a Castel Frentano nel 1938. Durante gli anni Cinquanta frequenta l'Istituto d'Arte di Roma e inizia a lavorare negli studi di artisti quali Leoncino Leonardi, Ettore Colla e Pericle Fazzini. Le sue prime opere sono sculture realizzate in ceramica. Nel 1958 sceglie il legno come proprio materiale prediletto: è una svolta artistica che segnerà profondamente la sua carriera. Nel 1960 Cesare Brandi gli assegna un premio del Ministero della Pubblica Istruzione per alcune delle nuove opere realizzate in legno. Nel 1964 espone per la prima volta presso la Galleria La Tartaruga di Roma, dove gli verranno dedicate due personali nei due anni successivi. Nel 1966 vince con l'opera Cassa Sistina il Premio Gollin alla XXXIII Biennale di Venezia. Nel biennio seguente soggiorna a New York, esponendo alla Bonino Gallery. Tra le esposizioni antologiche a lui dedicate vanno ricordate quella tenutasi presso le Scuderie del Palazzo della Pilotta di Parma, nel 1969, e quella presso il Forte Belvedere di Firenze, nel 1983. Negli ultimi decenni Ceroli è protagonista di importanti mostre pubbliche in tutto il mondo. Negli anni Novanta realizza opere destinate a luoghi di culto a Roma e Napoli. Nel 2001 partecipa alla rassegna Novecento presso le Scuderie Papali al Quirinale e i Mercati Traianei. Nel 2007, in occasione della riapertura del Palazzo delle Esposizioni di Roma, gli viene dedicata una grande mostra antologica.