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Sono passati sette anni dalla prima edizione di questo testo. In sé, sette anni non sono molti, ma per la neurologia veterinaria si è trattato di un periodo di grandi cambiamenti. Nell'ottobre 2002, esattamente negli stessi giorni in cui usciva la prima edizione di questo testo, veniva installata in Italia la prima risonanza magnetica in un centro di referenza per la neurologia veterinaria; negli anni successivi, altre hanno cominciato a operare. L'utilizzo di questa metodica ha rivoluzionato la maniera di lavorare dei veterinari che si occupano di neurologia: l'elevato numero di immagini RM presenti in questo testo testimonia questa evoluzione. Inoltre, in questi anni la neurologia veterinaria ha seguito il trend di tutte le specialità: il numero di diplomati al college europeo aumenta rapidamente e il concetto di referenza al collega specialista è sempre più diffuso. Il paziente neurologico non è più il portatore di qualcosa di misterioso e di difficile diagnosi, ma, al pari di quelli affetti da altre patologie, è un soggetto che può essere aiutato verso la guarigione. In questo panorama esce la seconda edizione di questo testo, che segue lo schema della prima, di cui costituisce un aggiornamento.