Tab Article
Il mito antropogonico orfico fu costruito su riti che, sul piano più strettamente purificatorio, preparavano alla morte. La somiglianza tra rituali agrari del vino e riti funebri osiriaci aveva consentito l'organizzarsi di pratiche bacchiche che mettevano in scena il destino di morte dell'uomo. Come Osiride, Dionisio era fatto a pezzi, decomposto dalla Morte, e come Osiride era ricomposto e ricostituito in una dimensione spirituale da divinità amorevoli. Nella letteratura orfica gli uccisori del dio divennero figure gigantesche e demoniche, materializzatesi dai recessi dei primordi e assimilate alle antiche divinità titaniche già sprofondate da Zeus nel Tartaro. In virtù di associazioni e spostamenti la vicenda elementare di morte e rinascita si trasformò in un mito genetico. Gli uomini erano i Figli della Morte e dalla Morte ereditavano la componente violenta e distruttiva.