Tab Article
"Da subito Paride mi ha fatto venire in mente un personaggio mitologico greco, ma uno scambio con l'autrice, mi ha chiarito quale fosse il volto del vero Paride. Qui il personaggio rappresenta le insicurezze, le incertezze più profonde, il conflitto, il disagio di non aderire alle convenzioni sociali (che accecano, e parecchio), la frustrazione di chi non sa maneggiare la propria intimità, la disperata ricerca di ciò che ancora non conosce, e la narrazione mentale di chi non vive il presente. La fragilità dinanzi al giudizio, la paura di non essere abbastanza capace, disattendendo le aspettative dell'adulto, la figura paterna come certezza, e modello a cui assomigliare; la relazione con la madre, con i fratelli e con l'ambiente. Inoltre, la sensibilità d'animo permette a Paride di sentire il suo disagio, rimanendo prigioniero dei suoi pensieri, incatenatovi sin da fanciullo, per il suo modo di stare nel mondo. Soltanto un istinto profondo, lo trascina verso la vera realtà (a cui si accede uscendo dalla caverna di Platone) e vedere la luce, per accorgersi di aver vissuto nell'oscurità...". (Dalla Prefazione). Età di lettura: da 7 anni.