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Il putto, il drago, i piccoli combattenti e i personaggi che popolano la stanza della psicoterapia e i fogli da disegno durante le sedute ci accompagnano attraverso un percorso di psicoterapia infantile. Disegno dopo disegno osserviamo i transiti emotivi in seduta, i personaggi del campo terapeutico, la creazione di un racconto condiviso. Trovano così progressivamente raffigurabilità elementi non pensati e non pensabili: attraverso i disegni si può iniziare dapprima a rappresentare, poi a dare pensabilità e infine ad integrare aspetti che inizialmente erano negati o scissi, mentre le ingenti difese ossessive, le aride liste di nomi e misure utilizzati per ridurre l'accesso a quote non tollerabili di emotività, lasciano il posto alla storia. Le narrazioni riempiono i fogli e la stanza, mentre il rimanere all'unisono e sulla stessa tonalità affettiva della terapeuta con il bambino, offrendogli un modello di relazione mentale da introiettare, favorisce una progressiva espansione della mente e della pensabilità, con inattese e importanti ricadute anche sull'intero equilibrio familiare.