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«Leggendo queste poesie, non si può non mettersi in contatto con quella parte più intima, sognante, piena di paure, attenta osservatrice, che ognuno di noi ha nel profondo del proprio cuore; ci domandiamo chi non si è mai soffermato a contemplare la vita in tutte le sue manifestazioni, a partire dallo scorrere del tempo, alle stagioni che passano, a quando un giorno non ci saremo più. Chi non si è lasciato incantare da un albero che perde le proprie foglie, chi nella sua più profonda intimità non ha paura di morire, chi a modo suo non ha pregato il proprio dio e donato a lui una rima, un pensiero, un sogno, una speranza, e chi tornando a casa la sera, come suo ultimo pensiero avrà pensato, 'ci sarò domani? Riuscirò ancora una volta a danzare sul tappeto di petali caduti dall'albero del mio giardino? Potrò domani sognare ancora?' La nostra autrice ci porta con le sue poesie in una dimensione in cui è inevitabile farsi catturare, ad un livello di coscienza in cui noi siamo invitati a contemplare "sorella luna" e "fratello sole" per incontrare noi stessi nell'intimo, e riflettere, e sognare, e pregare, e fondamentalmente a gioire di ciò che siamo, di ciò che vorremmo, e di come ci muoviamo, nello spazio, nel tempo. Muoversi ricoperti da una velata melanconia, nell'intima ricerca di risposte, domande lecite affiorano... solo semplicemente, a volte non ci pensiamo.» (dalla prefazione di Serenella Chimienti)