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Serena Lobosco "realizza composizioni, per lo più a pastelli su tavola di legno, dove compaiono, con postura rigorosamente bidimensionale figure maschili e femminili, isolate o talvolta in coppia, rese nella loro nuda essenzialità - scrive il critico Edoardo Di Mauro nella prefazione del catalogo dell'omonima mostra - sancita dalla tonalità bianco e nero e solo parzialmente violato dall'inserimento del colore rosso, dell'oro e dell'argento. Il riferimento concettuale è all'eternità e atemporalità del mito classico, la cui narrazione può ancora essere agevolmente calata nella dimensione attuale, ideale ponte tra premodernità e post modernità"