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Energia, amore, sensualità, solarità, vitalità anche nel dolore, fusione col Tutto e col Nulla, passione per la natura, incontri folgoranti e separazioni necessarie si alternano nelle poesie di Maddalena Saeli che fa rivivere come "pepite d'oro", o come sfaccettature di diamante ancora inesplorate, le sue esperienze personali racchiudendole in versi splendenti. La vita e la natura per lei sono musica, anche nelle prove più dure, alla crisalide si dice: "non scegliere di essere baco", qualunque sia l'esito dell'uscita dal bozzolo. A volte le parole toccano il fondo mistico della realtà, il Cristo, il Tutto, il Nulla, "quel Niente che compone il mosaico delle nostre cellule". A partire dall'energia forte e magari anche aspra e severa delle mani della madre, ricordate in magnifici versi in dialetto calabrese, il male della vita con tutto il suo dolore viene espresso, ma poi soccombe sempre di fronte a una volontà di libertà, di rinnovamento, di scoperta continua. La tela del ragno che avvolge il mondo globalizzato è esposta al soffio del vento della giustizia, i pensieri neri possono essere lavati e "stesi al sole e al vento della vita".