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Augusto Germano Poncarè sta morendo, sul pavimento della redazione del quotidiano salernitano "Il Cittadino"'di cui è stato il direttore. La sua agonia è il pretesto con cui una misteriosa voce narrante ripercorre la storia della sua vita mentre lo osserva, compiaciuto, morire. Così si snoda, attraverso il Secolo Breve, L'esemplare vicenda di Augusto Germano Poncarè, stimato intellettuale senza esserlo davvero, individuo capace di passare indenne attraverso il Fascismo e il '68, frequentando Croce, Moravia, Flaiano e Pasolini, in un mondo delle lettere che sembra non avvedersi dell'equivoco e sullo sfondo di una Salerno corrotta, animata da personaggi mediocri e arrivisti. Amleto De Silva scrive un romanzo lucido e disincantato che con il ritratto di Poncarè ci restituisce il racconto di un'impostura come tante, tra le storture e le aberrazioni della società e l'amara sconfitta degli ideali.