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"Parlare di Radio Popolare è molto difficile e mi rende inquieto perché se da un lato, per come è andata a finire, mi rattrista, dall'altro ne parlo con passione in quanto è stata una creatura a cui ho dato vita assieme ad amici e compagni meravigliosi. Quando ne iniziammo a discutere ne fui subito entusiasta credendo nel progetto e più ci incontravamo per mettere a punto l'iniziativa e più l'idea diventava concreta. Su una cosa eravamo tutti d'accordo e cioè che Radio Popolare doveva diversificarsi da tutte le altre radio della provincia nate in quel periodo e soprattutto doveva essere un centro di aggregazione per i giovani e i ragazzi del luogo. Fin da subito l'entusiasmo è stato grande in tutti e specialmente in tanti giovani che lavoravano dodici ore al giorno per rendere agibile i locali dove sarebbe nata la struttura". (Lorenzo Cotroneo)