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Lo scrittore è il ladro migliore. Si aggira furtivo, scruta, ascolta. E poi scrive. Così è nato questo libro: trenta frammenti di vita che rispecchiano a volte il malessere che ciascuno di noi prova nell'affrontare la quotidianità. Oppure sono confidenze intime, confessioni di avventure trasgressive. Ma anche sfoghi rabbiosi, ricordi ironici. In un mondo in cui la comunicazione diventa sempre più frammentaria, in cui l'interlocutore non ascolta ma sovrasta, in cui siamo tutti sordi ma vogliamo essere ascoltati, lo scrittore diventa l'orecchio neutro di cui a volte abbiamo bisogno, finendo col creare un fil rouge - una sorta di legamen intimo - con il soggetto.