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Due donne nella Sicilia degli anni sessanta: due femminicidi come tributo all'onorabilità dei loro rispettivi mariti, infamata e lesa (o presunta tale). Questo è il background dei casi presi in esame da Benedetta Intelisano: una giornalista che, attraverso un rigoroso metodo di ricerca e un'attenta disamina degli articoli di quel periodo, descrive i protagonisti dei delitti di Niscemi e Piazza Armerina, i fatti, i retroscena, l'efferatezza. Il focus diviene il linguaggio tendenzioso che utilizzano oggi alcuni giornalisti per raccontare le violenze e gli assassini perpetrati a danno delle donne; un esame minuzioso del linguaggio cronachistico collegato al termine «femminicidio» - che, allora, non esisteva ancora - e al delitto d'onore che era considerato un'attenuante. L'autrice pone dei quesiti sulla donna considerata come un oggetto di cui disporre a piacimento e sul permanere degli stereotipi di genere nella società odierna.