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Di che cosa va alla ricerca l'uomo contemporaneo? Cosa si intende oggi per «esercizio della soggettività»? L'uomo è alla costante ricerca di se stesso, del proprio centro, è alla riscoperta di uno spazio dal quale possa proiettarsi in un mondo in continuo movimento. Ed è proprio quella del «viaggio» la metafora più idonea per rappresentare questo cammino interiore. Attraverso il viaggio l'uomo acquista consapevolezza e, nella sua dimensione temporale, scopre la possibilità di mettersi in progressione. La vita è un cammino verso l'ignoto, verso tutto ciò che non è conosciuto, ed è su questo piano che l'uomo sperimenta la propria condizione, i propri limiti e le proprie fragilità. Deve scegliere, decidere e agire. Il viaggio ha dunque un grande valore formativo perché ci permette di considerare le nostre infinite possibilità di movimento, per riappropriarci di una vita «sentita e consapevole». L'uomo può infine trovare se stesso quando trova nel mondo la propria casa, un luogo in cui può dire di «essere» e su cui può «agire» liberamente.