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Dopo il successo de "Il collante dell'umanità chiamalo dolore", Cocco torna a plasmare la poesia sui temi che la vita costringe a inseguire, sui pericolosi giochi congegnati per riscuotere come premio l'istantanea pietosa della nostra realtà. Siamo tristi guerrieri smossi in eterna battaglia per un decadente lampo di gloria, siamo anime sinuose, brucianti nel tumulto interiore e ingannate da un ancor più viscido, sgusciante termine promesso. Pace.