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Dopo aver setacciato l'età dell'oro, quel fertile lasso di tempo compreso tra la fine degli anni '60 e buona parte dei '70, che ha dato i natali all'hard rock (e molto altro!), Gianni Della Cioppa torna sul luogo del delitto per completare l'opera e analizzare i decenni successivi, scovando 100 dischi che hanno mantenuto alto l'onore del rock duro. E così, tra lunghe criniere al vento, chitarre infuocate, batterie indiavolate e cantanti stalloni, tornano a galla moltissimi album che il tempo ha certificato come fondamentali. Scopriamo quindi che anche in piena tempesta metallica, nel vortice del grunge, nell'assalto del crossover e del rap e di tutto ciò che ha caratterizzato e proposto la musica popolare in questi ultimi 35 anni, l'hard rock non ha mai smesso di offrire dischi di valore assoluto, capaci di donare lustro a un genere che, per sua caratteristica naturale, fa dell'energia e del coinvolgimento emotivo le sue armi migliori. Dice l'autore: "Pur con la consapevolezza che dopo gli anni '70 nulla poteva essere più inventato, e che persa l'attitudine a improvvisare si è preferito pigiare il tasto della potenza, ho pensato che fosse giusto rendere merito a quei gruppi e dischi che hanno immolato la propria vita artistica per mantenere alto l'onore di un genere musicale che a un certo punto sembrava morente e che invece aveva, e ha ancora, molto da dare alla musica". Con il consueto stile diretto e passionale, l'autore ci accompagna in un universo meno esplorato rispetto agli anni '70, ma altrettanto fertile e interessante, muovendosi a zig-zag tra nomi famosi e gemme di culto, rafforzando la convinzione che l'hard rock sia senza dubbio uno dei generi più longevi e floridi della storia.