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Alice e il Cappellaio Matto vivono in - una bolla senza tempo né spazio - una storia d'amore fatta di poesie, gelosie, profili falsi e sesso virtuale. Dopo l'ennesima crisi decidono di incontrarsi "nella realtà" per dare una svolta alla loro storia. Le loro voci si intrecciano a quella di Vittoria, pittrice con una visione del mondo originale che si riflette nei suoi quadri rendendoli incomprensibili. Nelle sue tele, qualcosa sembra chiamarla, mentre scende in luoghi di sé ignorati e si rapporta con fatica a un padre intermittente, una madre ossessionata dal controllo e sempre sull'orlo di perderlo, un fratello violento e primitivo, e due amici che condividono il suo eremitaggio su un isolotto a largo di Dakar. Mentre tratteggia paesaggi umani, Vittoria è dominata dalla paura che la sua riservatezza venga violata e per affermare il suo talento affronterà sua madre e gli impietosi paragoni con i capolavori del fratello. Il suo è un viaggio d'attesa ma nei suoi quadri un veliero si avvicina sempre più costringendola ad aprire gli occhi su un mondo che ha perduto tutto ciò che è altro. E forse, quando sarà quasi a casa, Vittoria non troverà sé stessa, ma tutto il resto che aveva perduto.