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Attraverso la ricerca di notizie e documenti sulla vita di Raffaele De Luca, militante socialista di Paola, viene ricostruita la storia di una comunità della costa tirrenica cosentina, tra la fine dell'ottocento e l'avvento del fascismo. Si susseguono vicende paesane, con i suoi innumerevoli protagonisti e le sue rappresentazioni, all'interno degli accadimenti della grande storia: la formazione dei primi nuclei socialisti, il terremoto, gli anni della grande guerra, il biennio rosso, gli scioperi dei ferrovieri, la lotta tra i socialisti ed i popolari, il primo maggio di sangue del '20, l'avvento del fascismo. Poi De Luca, perseguitato dai fascisti locali, si trasferisce a Roma. Incontra altri irriducibili, lavora sottotraccia alla costruzione di una opposizione al regime e con loro forma il gruppo "Scintilla". Dopo il 25 luglio, a settant'anni, è tra i dirigenti di Bandiera Rossa, un gruppo antibadogliano, tra i più attivi e popolari della Resistenza romana. Condannato a morte dal Tribunale militare tedesco, non sarà giustiziato perché, ammalato, fu dichiarato intrasportabile. Dopo la Liberazione di Roma, continuò fino alla morte la sua militanza, tra speranze e delusioni.