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Dopo la Prima guerra mondiale e la "guerra fratricida dei bianchi" che ha messo in discussione il primato geopolitico e coloniale dell'Europa, l'Occidente è davvero destinato all'inesorabile tramonto vaticinato da Oswald Spengler? Secondo Moeller van den Bruck assolutamente no. Lo scrittore nazionalrivoluzionario ritiene, invece, che l'Europa possa e debba rinascere grazie una nuova religione politica di carattere egemonico e modernista, capace di parlare ai "popoli giovani" dell'Est e di prefigurare un diverso assetto del globo che rilanci il primato europeo all'unione con il mondo asiatico. Prima edizione italiana, curata e tradotta dal prof. Stefano G. Azzarà, dell'Università di Urbino. Un testo attualissimo, che prefigura una soluzione eurasiatica alla crisi di un occidente atlantico in piena decadenza.