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Abbiamo voluto pubblicare la versione integrale di questo libro, accantonando pudori e pregiudizi di ordine politico che hanno portato ad escluderne, nelle edizioni precedenti, la parte finale, per recuperarlo nella sua integrità. Si tratta di un testo, che pur avvicinandosi al novantesimo compleanno, mantiene ancora intatto il suo carattere visionario. Come scrivono gli Autori della introduzione "Gli chef futuristi avevano il compito di: eccitare i sensi appagando tutte le sensazioni tattili-visive-olfattive-termiche-gustative; accostare azzardatamente i cibi, in bocconi simultanei e cangianti in grado di contenere dieci, venti sapori da gustare in pochi attimi; trasformare le vivande in vere e proprie operazioni artistiche e comportamenti d'avanguardia" E, "nonostante Marinetti abbia pietosamente fallito la battaglia contro l'emblema dell'italianità per eccellenza, ovvero la pastasciutta, ha in realtà aperto la strada a: Nouvelle Cuisine; cucina molecolare basata sulla chimica; stile dei cuochi avanguardisti; consapevole nutrizione del benessere con simpatie vegetariane; innovazione tecnologica entrata nelle cucine di tutti, non solo dei professionisti...