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All'appuntamento con la nuova traduzione del Messale Romano non poteva mancare «Rivista Liturgica», la quale ha sempre accompagnato l'uscita dei libri liturgici con studi ampi e accurati. Anche in questo caso, viene offerto un fascicolo di approfondimento teologico, liturgico e pastorale, organizzato sostanzialmente attorno a due prospettive. Dopo una presentazione generale della nuova versione italiana del Messale Romano, vengono proposti alcuni studi che accostano in termini complessivi il libro liturgico, mostrando come la sua pratica celebrativa manifesti la "forma" della Chiesa e come possa costituire una "fonte" di ispirazione per il suo rinnovamento pastorale. Un secondo gruppo di studi approfondisce le novità fondamentali che si trovano nella terza edizione del Messale e che riguardano sia la parte rituale ed eucologica, sia i diversi linguaggi non verbali di cui il libro tiene conto (il linguaggio musicale e quello iconografico). In chiusura del fascicolo, si aggiunge uno studio che sposta l'interesse su un piano storico, ricostruendo con meticolosità il contributo offerto da Cipriano Vagaggini alla redazione delle preghiere eucaristiche postconciliari maggiori.