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Gli esordi con Kiarostami, la consacrazione nei festival internazionali più prestigiosi e gli ultimi anni segnati da travagli giudiziari e film girati in clandestinità: "Visioni di contrabbando" è il testo italiano che si propone di contestualizzare criticamente la filmografia del regista Jafar Panahi con un'analisi delle opere e delle vicende legali (e umane) che le hanno condizionate. Claudio Zito, con la sua profonda conoscenza del cinema iraniano, offre una chiave per entrare nell'universo di uno dei protagonisti del cinema contemporaneo.