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Canottiere, oro olimpico, velista sul Moro di Venezia e di nuovo canottiere e oro olimpico. E poi ancora padre, imprenditore , risolutore, motivatore e maestro nel team building. Quella che Davide Tizzano racconta in prima persona è la sua storia. La vita di un uomo in cui s'avverte la costante volontà di non rinunciare a perseguire uno scopo. Che sia l'abbattimento di un grande albero pericolante, la qualificazione olimpica a dispetto delle "perplessità" altrui o l'inseguire i ladri che lo avevano ferito, Davide non molla mai. Una tempra figlia della genetica familiare sì, ma anche degli scontri in strada e dei pasti divisi con i taglialegna. Superata la soglia dei cinquant'anni, Davide si guarda indietro, come era solito fare vogando. Si sofferma sulle foto che hanno congelato quei momenti. Ritorna a quel che è stato coinvolgendo chi ha vissuto con lui quel pezzo di strada; da Paul Cayard ad Agostino Abbagnale. Dal nordico Thor Nilsen a Giampiero Galeazzi. La vita, come la sfida remiera, vengono vissute con la forza di una radicata convinzione: mai darsi per vinto senza aver prima speso ogni possibile energia.