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Il volume si articola in due saggi, tra loro collegati, che riguardano il tema della medicina nei primi secoli cristiani. Il primo mette a confronto il culto pagano di Asclepio (Esculapio) con la fede in Cristo, medico delle anime e dei corpi. Esplora anche le derive sincretistiche dei due culti e mette in luce la dottrina degli Apologisti cristiani dinanzi ai possibili fraintendimenti. Il secondo tratta della medicina, dell'assistenza e della cura dei malati e degli anziani, in Oriente e in Occidente, fino al V secolo. Dal punto di vista medico-scientifico, il contributo non ha molto da suggerire al personale sanitario di oggi. Tuttavia il ricorso alla storia rimane sempre utile, purché sia accolta quale autentica magistra vitae, cioè per quello che essa insegna e che noi possiamo apprendere da lei. Per il credente, poi, ci sono degli spunti interessanti che portano a riconoscere in Gesù di Nazaret non solo il medico delle anime, ma anche il medico dei corpi. È per questo che la fede del popolo di Dio continua a rivolgersi a lui per ottenere miracoli di guarigioni fisiche: fede che non viene mai delusa, neanche quando gli esiti non corrispondono alle attese di coloro che domandano.