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Tra il 9 marzo e il 18 maggio del 2020, ognuno di noi ha vissuto probabilmente i 69 giorni più surreali della propria esistenza. In quelle settimane in cui il tempo è rimasto sospeso, il contatto umano ha assunto nuove e infelici connotazioni, il senso di ogni cosa si è declinato verso significati altri e imprevedibili, l'autrice Marina Uttieri ha trovato la dimensione ideale per compiere un viaggio dentro se stessa e, attraverso di essa, di riscoperta. Panta Rei è il risultato, denso e multidimensionale, di quel percorso, durante il quale Marina ha potuto ri-attualizzare in forma di arti le esperienze più significative della sua vita. La narrazione dei suoi trascorsi, però, si rivela in realtà solo un pretesto, un espediente che fa da filo conduttore al suo trattato, che armonizza con empatia e organicità forme d'arte dissimili, dalla prosa alla poesie, passando per la pittura. Il libro è un mosaico di versi, racconti e disegni realizzati da Marina Uttieri, pezzi di un puzzle che può essere compreso solo se osservato nella sua interezza.