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Ho scritto i miei primi versi a 11 anni e gli ultimi qualche giorno fa. I miei testi sono sempre stati una parte molto privata della mia vita e solo qualche anno fa alcuni di essi sono usciti dalle mura casalinghe per approdare a una piccola parte di pubblico, fatta di amici e parenti. A casa mia i sentimenti non erano mai argomento di conversazione, non facevano parte del concreto e quotidiano svolgersi della nostra vita, anzi venivano considerati scomodi e quasi invadenti accessori dell'unico e "vero" modo di vivere. All'inizio dell'adolescenza - non tanto per consapevolezza di un talento artistico, quanto per necessità di esprimere il mio complicato mondo interiore e comunicare con coloro che amavo e che non volevano o non potevano ascoltarmi - ho raccontato con la penna quanto non potevo dire a voce. Con gli anni, ho dato spazio anche alle voci di anime sorelle, mute e solitarie come me, incontrate a volte per caso nel mio cammino. Continuo a scrivere, sempre e ovunque, ispirata da una luce, da un colore, da una musica, da una frase, per dare voce a quella bambina che non poteva mai parlare di sé, con la speranza di far comprendere ogni volta un angolo del mio cuore.