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"Ho sognato di correre" racchiude in sé alcuni valori importanti. Le protagoniste, forti seppur fragili, sono vere, leali, sono belle nel loro essere speciali e dolcissime. Serena, madre e nonna, ha bisogno del mare, del suono delle onde che sbattono sulla battigia, del profumo di salsedine. Un incontro fortuito, le darà ulteriore ragione per essere felice. Stefania, la settantenne che incrocia per caso in una struttura per anziani, le apre un mondo: tramite i suoi racconti Serena può volare. Marigiò è un'insegnante precaria. Sempre insicura, perennemente in ansia, tesa come una corda di violino. Teme il contatto con i bambini, non si sente mai pronta all'assegnazione di una classe. Tuttavia, fa un salto e si impegna, nonostante tutto. Un libro sulle donne, per le donne, sì, ma anche per gli uomini. Un libro che parla di fragilità e di forza, di ostacoli da saltare e di amori da salvare. Un libro che si occupa di tematiche importanti e che non nasconde la paura, quella che attanaglia il corpo e raffredda la mente. E c'è l'amore. L'amore che spesso non è senza macchia ma che è vivo e ben radicato.