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Dalla prefazione del prof. Giuseppe De Rita: "Provinciali è entrato nella dimensione più basilare del sistema scolastico e ha tenuto fede alla scuola come sistema, con una 'fedeltà all'oggetto' che è difficile ritrovare nelle vicende intellettuali italiane". Nel dialogo tra la scuola e i suoi "dintorni" si sono registrate convergenze e dissonanze. Sovente alla scuola sono state attribuite più colpe di quante ne abbia meritate. Certi fenomeni sociali come la lenta disgregazione del concetto di famiglia in un contesto di dissolvenze incrociate di tradizioni e di valori, la globalizzazione dove si accrescono disagi e solitudini, l'obsolescenza delle regole e dei valori trasmessi, l'esplosione delle nuove tecnologie e altri fattori che meriterebbero approfondimenti analitici hanno creato difficoltà di tenuta dell'istituzione-scuola, rispetto all'onda d'urto sociale e culturale, imponendo nuove competenze agli insegnanti. Si consideri l'impatto che le nuove tecnologie hanno generato rispetto ai saperi tradizionali, creando universi paralleli e nuovi alfabeti tra le nuove generazioni. La scuola, da sola, non potrebbe governare questi cambiamenti. Servono "alleanze" esterne.