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Il titolo di questa raccolta di poesie, richiama come visione simbolista le «gabbie mentali», strutture rigide di pensiero che noi ci costruiamo nel tempo e le cui sbarre sono formate da insegnamenti ricevuti, giudizi generici, ansie antiche, bisogni indistinti. Quando avvertiamo il peso di una «gabbia mobile», le emozioni non sono libere di esprimersi e ci sentiamo bloccati e insoddisfatti. Sentiamo difficile il muoverci nella realtà come vorremmo. Ci sentiamo divisi tra anima e corpo, tra desiderio e impossibilità. Andrea si è fermato ad ascoltare i desideri «celati dentro il cuore» con la capacità di trasformare cose e situazioni in immagini seguendo le leggi dell'anima e utilizzando il linguaggio profondo del cuore, aprendo così la porta ad un altro regno dove attingere a un'energia immensa, utilizzando le emozioni e i sentimenti come motore per liberarsi. Le poesie di Andrea non hanno titolo, proponendo e richiamando così un altro riferimento stimolante: la «libertà» di interpretazione. Si tratta di una scelta «stilistica» che va intesa come segno di una libertà per il lettore di sgombrare la mente così da soffermarsi sulle parole e sul loro senso profondo.