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"Suo figlio è intelligente ma non s'impegna, potrebbe fare molto di più": chi di noi non si è mai sentito dire queste parole? Io sì, molte volte e non perché andassi male a scuola, anzi: scrivo questo per tranquillizzare mia madre che mi legge (ciao mamma), questa frase ci ha accompagnato tutti per buona parte della nostra vita e racchiude in sé una catena da cui io ho voluto liberarmi. In che modo? Non facendo nulla, perché sono pigra; ho vissuto e vivo la mia vita senza applicarmi esageratamente ma maturando, senza imposizioni, una divertita osservazione della realtà verso tutte le cose della vita. In quest'osservazione leggera e distratta ho trovato due cose: il grande, fondamentale per la sopravvivenza di ogni essere umano, pesce e volatile, valore dell'ironia; e, ancora, che la banalità non esiste. Esiste solo negli occhi di chi cerca qualcosa di più, un motivo seriamente valido per spiegare le cose. Bene, a tutti voglio dire una cosa: la morale non esiste perché la vita non è una favola. Tanto vale mangiarsi un panino al salame come quello della ricreazione a scuola, nell'attimo di pace prima del successivo "dovresti impegnarti di più, sei intelligente come tutti".