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Allo specchio si associa di solito un'idea di effimera apparenza, di illusione, o di vanità. In realtà esso ha una funzione fondamentale nell'evoluzione dell'uomo, come si vede nel bambino quando egli si riconosce nello specchio, mentre gli animali non sono in grado di farlo. Il soggetto che si riflette e che vedeva prima solo un oggetto, capisce che questo è lui stesso. Con lo sviluppo della mente, che è anch'essa uno specchio, questo gioco fra soggetto e oggetto diventa sempre più complesso, in quella che si chiama appunto "riflessione". Lo specchio interiore di cui parla il libro apre però un'altra prospettiva: in esso non si riflettono tanto il volto o dei pensieri, quanto l'anima. Bisogna però andare oltre l'apparenza del riflesso, visivo o mentale, che ci mostra in fondo solo una maschera, per scoprire chi è dietro di essa. Il nulla?... o non piuttosto l'essere spirituale che noi in realtà siamo? Il precetto "Conosci te stesso" ci esorta a scoprirlo interrogandoci, ossia vedendoci nello specchio interiore. È un messaggio antico e perenne che si attualizza oggi, in cui l'uomo deve aprirsi a un fondamentale salto di coscienza, se non vuole soccombere.