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La Boemia vanta un ricco patrimonio leggendario, in cui è particolarmente interessante il ciclo relativo alla formazione dello stato ceco e alla fondazione della città di Praga. Queste leggende, che costituiscono una testimonianza delle tradizioni degli slavi occidentali al tempo delle loro migrazioni nelle valli dell'Elba e della Moldava, sono ben conosciute in patria grazie alle rielaborazioni romantiche, ma rimangono poco note fuori della Boemia. Storie caratterizzate da una ricca e variegata presenza femminile: Libuse, la profetessa, decisa a non perdere il controllo della sua tribù, con le sue sorelle Kazi e Tetka, l'incantatrice e la sacerdotessa; Vlasta, condottiera di un'agguerrita comunità di amazzoni; Sárka, la simulatrice; e Drahomíra e Ludmila, tra cui si consumerà il confronto tra paganesimo e cristianesimo. Senza per questo dimenticare le gure maschili: il giudice Krok; Premysl, il principe aratore; il pavido Neklan, che la sorte ha messo sul trono nel momento di maggior pericolo per la Boemia, e l'eroe Styr, a lui somigliantissimo, chiamato a sostituirlo sul campo di battaglia.