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Russia, 1854. Quando viene strappato dalla sua frivola vita sanpietroburghese e inviato in missione in Prussia per ordine dello zar, il tenente Georges Stroganov sa bene che un buono stipendio e la prospettiva di un avanzamento di carriera non riusciranno a togliergli di dosso l'inquietante sensazione che qualcuno stia cercando di manovrarlo per i suoi fini. Giunto in qualità di console nell'exclave russo di Cypel Koszalin, Georges trova un ambiente immoto, sospettoso, schiacciato dal peso dell'ortodossia. Perché la maggior parte degli ufficiali di stanza sul posto hanno scontato lunghi periodi di detenzione in Siberia? Perché la bella Lidija Orlova, di cui Georges è innamorato, sembra così ossessionata dalla natura del peccato? Interrogativi angosciosi a cui il tenente dovrà al più presto dare una risposta, se vuole evitare l'orribile fine del console suo predecessore, la cui carcassa dissanguata porta ben impressa, sulla pelle, l'impronta della mano dell'Angelo dell'Abisso.