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All'aprirsi del Novecento, La Spezia è un centro in piena trasformazione in chiave moderna. È un processo innescato dalla grande industria militare nata qualche decennio prima e il ruolo di capitale marittima militare viene assunto in parallelo all'organizzazione dello stato borghese unitario e ne diventa un caso paradigmatico. Nel primo decennio nascono nuove istituzioni e quelle antiche si consolidano: così, ad esempio, ha inizio il corso della Camera di Commercio e delle Arti, viene realizzata la prima rete di pubblico trasporto, inizia la costruzione del nuovo palazzo comunale, viene redatto il nuovo Piano Regolatore che individua i futuri indirizzi del porto mercantile, si costituisce la Vickers, Terni, nasce la Fiat Muggiano; viene fondata la Società Cantieri Navali Riuniti che incorpora i cantieri del Muggiano e, quindi, si susseguono produzioni navali, costruzioni di ponti e di strade, si progettano grandi infrastrutture e monumenti. Tecnici, scienziati ed inventori si applicano in vari campi per raggiungere le nuove mete della seconda rivoluzione industriale.