Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della manifattura di doccia. Ediz. illustrata di Frescobaldi Malenchini Livia; Giovannini M. Teresa; Rucellai Oliva - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della manifattura di doccia. Ediz. illustrata

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Il progetto editoriale della "Associazione Amici di Doccia" dedicato alla pubblicazione del catalogo completo delle opere di Gio Ponti al Museo di Doccia prende le mosse dal lavoro di ricerca sulle fonti iconografiche, svolto dalla dott.ssa Maria Teresa Giovannini in occasione della sua tesi di laurea nel 2007. Il volume ha l'obiettivo di dare al corpus delle ceramiche di Gio Ponti un preciso ordinamento cronologico, ad oggi mancante, fondato sullo spoglio del carteggio e di tutta la documentazione conservata nell'archivio del Museo. Il catalogo della collezione di Gio Ponti al Museo di Doccia più recente risale al 1983: Gio Ponti Ceramiche 1923-1930 Le opere del Museo Ginori di Doccia. Le ceramiche disegnate da Gio Ponti per la Richard-Ginori sono ben note ai collezionisti e agli studiosi di design di tutto il mondo. Le loro qualità estetiche, per l'originalità delle invenzioni di Ponti e l'esecuzione impeccabile, sono spesso esaltate, ma nessuno aveva in passato affrontato uno studio filologico sistematico di tutto il corpus conservato presso il Museo di Doccia. Questo volume e le relative schede di catalogo si propongono di colmare tale lacuna. Nati da una tesi di laurea, sono il frutto di un meticoloso studio dei manufatti e delle varie fonti documentarie disponibili: carteggio autografo di Gio Ponti, disegni, cataloghi, registri, tariffari, riviste d'epoca ecc. Alla luce dei dati accertati, si ricostruisce la cronologia puntuale di gran parte dei decori e delle forme, verificando le attribuzioni e indagando, caso per caso, l'iconografia del ricchissimo e affascinante immaginario che popola le ceramiche d'arte di Doccia all'epoca di Ponti. I richiami alla tradizione italiana, all'architettura, all'archeologia, che sono stati più volte correttamente, ma genericamente, evidenziati dai critici, vengono qui definiti con precisione rivelando fonti talora inaspettate: gli avori barocchi del Museo del Bargello, gli affreschi cinquecenteschi di Baldassarre Peruzzi al Castello di Belcaro, i Trionfi letterari di Petrarca, le porcellane Impero di Sèvres fino all'immagine biblica dell'Uva della Terra Promessa. Le sue scelte non sono casuali, ma partecipi della tensione al classicismo che, nello stesso decennio, animava in Italia il Novecento e altri movimenti di rilievo internazionale; ritroviamo, reinterpretati su ceramica, temi antichi e tuttavia ricorrenti in coeve opere di pittura, scultura e architettura, come la vittoria alata, le sirene, le allegorie delle virtù. La cultura di Gio Ponti si rivela vasta, nutrita di libri, visite ai musei, ma anche di relazioni umane e di un vivace interesse per le arti contemporanee, inclusi il cinema, la danza moderna, il circo, o fenomeni di costume come lo sport. Riannodando così tutti i fili che legano l'esplosione figurativa delle ceramiche di Gio Ponti al mondo e alla cultura del tempo il catalogo costituisce il fondamento necessario per comprenderne lo stile in profondità e per valorizzare l'immenso patrimonio di cui il Museo di Doccia è custode

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