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La storia di una città si racconta anche attraverso l'evoluzione dei costumi, delle mode e dei modi dominanti. La biografia di Alberto Bottini s'intreccia a doppio filo con la vicenda civile e antropologica della Vetusta. La sua figura entra perciò, meritatamente, nella narrazione della società perugina. Ci fu chi lo chiamò "il barbiere della dolce vita", rubando uno spunto a Fellini, o anche "il barbiere dei ?Vip", in riferimento al tipo di clientela che frequentava il suo Atelier. Il giornalista amico Lanfranco Ponziani, per conferirgli un tocco di classe, propose di denominare il suo Studio "Chez Albert", richiamando il celebre ristorante parigino "Chez Maxime"... e fu un successo.