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E se l'automobile fosse il filo conduttore, e un po' lo sfondo, della storia di ognuno di noi? Lo sa bene Ruggero Campi che dalle colonne de «Il Messaggero» ha esplorato per anni, ogni settimana, un diverso punto di osservazione del vessillo nazionale per eccellenza. Uno dopo l'altro, gli articoli della rubrica "Autofocus" sono andati a comporre un affresco variegato del mondo delle quattro ruote, a volte serio, spesso scherzoso, qualche volta un po' melanconico, come succede quando i racconti toccano temi della memoria. Storie di marche e di modelli, di leggi e di codici, di linee, di curve, di rombi e di stridii, ma anche di riti collettivi di una generazione e di luoghi perduti. Venite a conoscere Italo dell'Esso all'Elce, Gino Castellani mago dell'Alfa, Marrani artista della scintilla e Sauro, il suo rivale elettrauto del centro. E ancora l'esperto di motorini Bicchierino, il carburatorista Fabbroni e i mitici Gelsomini e Persichini, imprescindibili punti di riferimento di piazza Morlacchi. Ma non ci sono solo ricordi. "L'amatissima automobile" è fonte inesauribile di spunti, perché entrata far parte prepotentemente della nostra vita: il viaggio può cominciare.