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Nel corso della sua lunga parabola storica, l'asilo ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento ai diversi contesti sociali e politico-istituzionali in cui è stato recepito, affermandosi come uno fra gli istituti giuridici di più antica tradizione ma, al contempo, di più controversa definizione. In particolare, da sempre incerto è il rapporto che l'asilo intrattiene con la forma-Stato nelle sue diverse declinazioni storiche. Ciò spiega anche il carattere proteiforme dell'istituto e la persistente difficoltà ad afferrarne l'essenza. L'art. 10, c. 3, della Costituzione italiana lo riconosce come diritto fondamentale dello straniero «al quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite» dalla Carta medesima. All'analisi di questo istituto, nei suoi diversi profili, e dei nessi con le parallele garanzie di origine esterna è dedicato il presente studio; nella convinzione, si crede ragionevole, che l'asilo costituzionale si collochi al centro di un composito sistema di tutela della persona in cerca di protezione e agisca da "propulsore" per il suo ampliamento.