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Quando il cadavere di Lorenzo Rossi, agente immobiliare di successo, viene ritrovato sul freddo cemento di un cavedio, nessuno ha dubbi: si tratta di un suicidio. Il biglietto d'addio trovato nell'appartamento in vendita del quinto piano, da cui Lorenzo è precipitato, raffredda ogni velleità di indagine da parte della polizia. Nessuno fra gli amici e conoscenti di Lorenzo sembra incontrare difficoltà a rassegnarsi di fronte alla scelta estrema di un uomo brillante e avido di vita. Nessuno tranne il suo migliore amico e socio, Max Foschini, che ostinatamente inizia ad indagare per i fatti suoi, alternando intuizioni promettenti a iniziative maldestre alla scoperta dell'insospettabile vita segreta dell'uomo che credeva di conoscere come le sue tasche. Mentre si destreggia in un percorso irto di ostacoli e vicoli ciechi, Max deve fare i conti con una storia sentimentale agli sgoccioli e con l'ingombrante Mirella, l'anziana madre, terrore delle badanti, ostile a ogni soluzione che il figlio a fatica insegue per farle trascorrere una vecchiaia tranquilla. Con il solo aiuto del suo istinto e forte di una inesauribile ironia, dovrà barcamenarsi tra mafie del cemento, polizia corrotta, escort, ricatti e soldi sporchi di sangue. Intorno a lui gira un esercito di personaggi cinici, tra i quali potrebbe nascondersi il colpevole. Max si ritrova intrappolato in un incubo e rischia inesorabilmente di non uscirne mai più. "La strana fine del venditore di case" è l'indagine psicologica e spiazzante di un'Italia provinciale, oscura, dove verità e menzogna si confondono per dare origine al male, spesso nascosto nelle pieghe più insospettabili dell'animo umano. La penna di Gavioli partorisce il "detective" più improbabile della narrativa italiana, alla ricerca solitaria di una identità spezzata che riguarda tutti noi.