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Gubbio, il cuore segreto dell'Italia antica. È la notte di Capodanno e al Comando dei Carabinieri arriva una segnalazione: sulla strada che corre sotto la Piazza c'è il cadavere di una ragazza bellissima. Nessuno la conosce, nessuno l'ha vista cadere. Il capitano Agostino inizia subito l'indagine insieme al carabiniere Pizzetti, un giovane esperto di informatica e di tecnologia appena arrivato a Gubbio. Agostino invece è un ufficiale insolito, un umanista disincantato e amante delle lingue antiche, e sta per andarsene da Gubbio, il suo incarico è scaduto. Nell'appartamento della vittima Pizzetti trova una lettera indirizzata al Direttore, l'uomo politico più potente della zona. È un messaggio d'addio e un resoconto dettagliato di un'intensa storia d'amore. Ma è anche un omaggio appassionato al tesoro archeologico di Gubbio, le misteriose Tavole Eugubine, unica testimonianza della civiltà dimenticata che ha governato il Centro Italia prima di Roma, fondata sulla solidarietà, sulla divinizzazione della natura e ideatrice delle parole base del diritto romano. Le Tavole sono scritte in una lingua sconosciuta, quella degli Umbri antichi. Agli occhi della vittima il Direttore e le Tavole sono le due facce dello stesso mistero. Le Tavole raccontano tremila anni di storia, la lettera ricostruisce otto mesi di vita e l'indagine dura ventiquattro ore. È una corsa contro il tempo quella dei due investigatori, che dovranno ricostruire una verità sfuggente, sfidare l'arroganza del potere e decifrare i sentimenti contrastanti che si nascondono dietro un crimine.