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«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». La novità del messaggio contenuto nel Vangelo di Matteo, dove l'immagine del giogo si spoglia del suo significato per diventare strumento di ristoro per le anime, diventa occasione per operare un confronto con l'immagine ebraica del giogo, trasmessa dalla Torah orale e diffusa al tempo di Gesù, che rinvia allo studio e alla ricerca della Volontà di Dio per realizzarla nella vita quotidiana. Lo studio della secolare tradizione esegetica di questa immagine permette che dalle due tradizioni religiose emergano forti legami teologici e simbolici: il giogo s'identifica così nel locus theologicus per eccellenza, rivelando il reciproco desiderio di alleanza e di comunione tra Dio e l'uomo. In questo volume l'autrice individua un legame che diventa spazio di confronto e d'incontro tra la mistica ebraica e la spiritualità cristiana, tracciando un ponte di autentico dialogo tra le due religioni.