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In una Versilia magica, chiusa tra le Alpi Apuane e il mare, si consuma un dramma di solitudine e grande sentimento, che l'autore descrive con grande lirismo, alternando il passato al presente, vicende personali a fatti di pura fantasia. Una narrazione a più voci dove si affrontano, senza censure, i propri dolori e quelli degli altri. La spensieratezza della gioventù che lascia il posto ai sogni infranti e alle meschinità che appestano la nostra esistenza di esseri umani insoddisfatti. L'amore vero, la separazione, l'abbandono, la Spada di Damocle rappresentata dalla malattia, il lutto. E non ultimo il coraggio di lasciar andar via la persona amata. L'autore dedica il romanzo non solo a una cara amica che non c'è più, ma idealmente a chiunque abbia subìto un lutto, una perdita o un abbandono.