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"Mi sono divertito a scrivere questi stralunati epigrammi sui pesci durante un'estate calda ed afosa di alcuni anni fa. Per puro gioco e per far sorridere Elisa quando glieli leggevo. Mi sono ispirato a un delizioso libretto dato alle stampe nel 1753 scritto e illustrato da Gaetano Zampini, e intitolato Le arti che vanno per via nella città di Venezia nel quale ognuno dei mestieri ambulanti, esercitati casa per casa e campo per campo vi è descritto con una breve composizione in rima ed illustrato con un'incisione. Ecco dunque il risultato, confezionato e stampato in poche copie per gli amici. L'ho fatto per vedere se posso strappare anche a loro un sorriso che non sia di compiacenza. L'ho fatto per testimoniare che invecchiando si ha anche la fortuna di rimbambire, cioè di tornare un po' bambini. L'ho fatto, soprattutto, per dare la parola a ogni animale acquatico che presuntuosamente consideriamo muto. Muto come un pesce." (Dall'introduzione di Antonio Draghi)